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domenica 26 gennaio 2014

UN NUOVO COMPAGNO PER IL MIO TAMRON 17-50mm

UN'OTTICA FISSA PER AMICA...

Cari Fotoamatori,

nel precedente post vi ho parlato della mia esperienza nella scelta dell'obiettivo, scelta che è poi ricaduta, per diversi motivi, sul Tamron 17-50mm stabilizzato; ebbene, ho deciso di affiancare a questo ottimo tuttofare un'ottica fissa l'EF 50mm f/1.8, da dedicare soprattutto ai ritratti, che mi affascinano da sempre.
Trattandosi di un EF (obiettivi creati appositamente per le fotocamere a pieno formato/full frame, ma montabili anche sulle normali APS-C a formato ridotto come la mia 60d), interviene il fattore di crop o fattore di moltiplicazione che per le APS-C Canon equivale a x1,6, trasformandolo in un 80mm extra luminoso (apertura di diaframma a 1.8) perfetto per i ritratti. 




Ma andiamo per gradi:

  1. Qual è la differenza fra una reflex Full Frame (pieno formato) ed una APS-C (a formato ridotto)?
  2. Che cos'è il fattore di crop o fattore di moltiplicazione?


  1. la differenza consiste nel diverso formato, le reflex Full Frame hanno lo stesso formato delle vecchie reflex a pellicola, pari a 35mm; per essere più precisi ciò significa che producono fotogrammi di dimensioni equivalenti a 36x24mm; le APS-C (Advanced Photo System Classic) invece hanno un formato ridotto rispetto alle Full Frame e producono fotogrammi di 22.2x24.8mm (Canon) e 23.6x15.7mm (Nikon DX).
  2. Il fattore di crop o fattore di moltiplicazione interviene quando montiamo un obiettivo progettato per le reflex full frame su una APS-C e serve per misurare qual è l'equivalente lunghezza focale dell'obiettivo (progettato per full frame) una volta applicato ad una reflex a formato ridotto. Un'ottica progettata per reflex a pieno formato con una data lunghezza focale, montata su un sensore più piccolo, restituisce un'immagine ravvicinata, o per meglio dire ritagliata (dall'inglese crop=mozzare, tagliareecco perchè prende il nome di fattore di crop). Il fattore di moltiplicazione varia a seconda della marca di reflex a formato ridotto che prendiamo in considerazione, per le due maggiori marche questo fattore equivale a 1,6 per Canon e 1,5 per Nikon. Ma facciamo un esempio: se acquisto, come nel mio caso, un Canon EF da 50mm, progettato per reflex pieno formato, dovrò moltiplicare 50 x 1,6 (trattandosi di un obiettivo e di una reflex Canon); il risultato sarà di 80mm, ovvero la reale lunghezza focale sulla mia APS-C.
Spero di essere stata chiara, naturalmente la mia è solo una spiegazione sommaria, finalizzata alla comprensione per un uso immediatamente pratico.

Ma tornando al 'Cinquantino' Canon... Beh, devo dire che ne sono davvero entusiasta, è un gioiellino low cost (pagato meno di 100 euro su Amazon) efficiente, veloce nella messa a fuoco, in grado di regalare bokeh (l'effetto sfuocato che isola il soggetto in primo piano dallo sfondo) soddisfacenti e di ridimensionare il modo di fotografare; è l'obiettivo ideale per iniziare a familiarizzare con la composizione, ed in generale con la fotografia. Davvero un altro mondo. Mi sento di consigliarlo vivamente, questo piccolino dovrebbe far parte del kit di ogni fotoamatore.

Ho deciso di acquistare, sempre su Amazon (che non delude mai se si sceglie il prodotto spedito da Amazon), anche il paraluce per il 50mm (purtroppo non fornito dalla Canon insieme all'obiettivo) e una lente protettiva sia per il cinquantino, che per il Tamron (ho scelto l'Hoya pro 1 digital per il 50mm e il Canon Protector per il 17-50 Tamron). Si tratta di due lenti protettive trasparenti di ottima qualità che non cambiano in alcun modo la qualità della foto e tengono al sicuro da graffi e sporco le vostre lenti. 

Se avete domande lasciate un commento e vi risponderò quanto prima, se volete rimanere aggiornati sui miei nuovi post aggiungetevi ai followers del mio blog.

Ciao, a presto e buona luce!!

Valentina



sabato 25 gennaio 2014

E REFLEX FU!!

Dopo più di un anno dal mio ultimo post, torno ad accudire questo blog... Anche perché c'è un'importante novità, la mia nuovissima Canon Eos 60d... Vedete, per me rappresenta un sogno che si realizza; tenere fra le mani la mia prima reflex è un'emozione che difficilmente dimenticherò nella vita.



La fotografia è con ogni probabilità la passione predominante fra tutti i miei innumerevoli interessi artistici.
Ma venendo a noi, sono passati 12 giorni dall'arrivo della mia reflex (acquisto fatto su Ollostore), e prima di acquistare l'obiettivo giusto, quello più adatto alle mie esigenze, sia fotografiche che di portafoglio, mi sono documenta molto, scandagliando ogni meandro di siti, blog e forum che trattano di fotografia. Mi sono imbattuta in concetti, termini, dettagli che non conoscevo, ed allora ho ancora una volta gironzolato nel web, fiondandomi da un link all'altro... Davvero un'overdose di informazioni nuove e non sempre immediatamente assimilabili. Vorrei a tal proposito raccontarvi la mia esperienza sperando di poter essere d'aiuto a chi si trova a vivere la mia stessa esperienza, a chi come me è alle prime armi e cerca alcune risposte chiare e semplici.

Partiamo dalla scelta dell'obiettivo:

una volta deciso quale corpo macchina acquistare ci chiediamo:  'E adesso? Che ottica scelgo da montare sulla mia reflex?''
La maggior parte delle risposte che sentirete in relazione al vostro quesito saranno 'semplice, scegli un obiettivo adatto alle tue esigenze fotografiche'
Niente di più vero, se però avete già esperienza con le reflex; ma se invece, come nel mio caso, non avete mai avuto approcci con esse allora la risposta non è consona... Ed ahimè è tutt'altro che semplice orientarsi verso l'ottica 'giusta'.
Però possiamo fare un ragionamento logico; se ancora non abbiamo la più pallida idea di quelle che saranno le nostre inclinazioni, aspirazioni, gusti, interessi fotografici, ovvero non sappiamo se vorremmo dedicarci al ritratto, piuttosto che ai paesaggi, piuttosto che al macro o alla fotografia naturalistica, dovremo orientarci su un obiettivo cosiddetto 'tuttofare' per imparare a capire ciò che vogliamo veramente ed anche per fare ovviamente un po' di pratica.
Questo è il ragionamento che ho fatto io, come immagino lo avranno fatto anche molti di voi, ma personalmente ho deciso di non acquistare il classico obiettivo da kit, incluso nella confezione con il corpo macchina. Il perché è dovuto al fatto che ho preferito orientare la mia scelta su un livello qualitativo migliore, a discapito magari di un range focale inferiore. La mia Canon 60d è un APS-C semi-pro con un sensore da 18mpx e montarle un'ottica scadente avrebbe significato anche foto scadenti: più alto è il numero dei mpx del sensore, maggiormente saranno visibili aberrazioni, discromie, e tutti i difetti da ricondurre ad un obiettivo di qualità non proprio eccelsa.
Naturalmente, quanto maggiore è il range focale coperto dallo zoom, quanto minore sarà la qualità delle foto prodotte con esso.
Ma venendo a noi, volevo un obiettivo 'tuttofare', qualitativamente molto buono ed anche molto luminoso, il tutto potendo spendere al massimo fra i 400 e i 500 euro.
Dopo innumerevoli ricerche la mia decisione è arrivata ad un bivio: Tamron SP AF 17-50 f/2.8 (ricordate più piccolo è il numero dopo la f, più il diaframma è aperto, indice di maggiore luminosità dell'ottica)stabilizzato o l'analogo in millimetrica e diaframma della Sigma.


La scelta finale è ricaduta sul Tamron, sebbene infatti trovassi che il Sigma fosse migliore, esso presenta spesso un problema di messa a fuoco detto 'front/back focus', ovvero mettendo a fuoco un punto preciso l'obiettivo mette a fuoco un po' più avanti (front focus) o un po' più indietro (back focus) del punto che avevamo intenzione di focalizzare (ecco un link che vi chiarirà meglio il concetto http://mlazzariphoto.com/articoli/frontback.html). Un obiettivo che presenta questo tipo di problema in forma più o meno grave è quindi da considerarsi starato rispetto al proprio corpo macchina e, visto che la garanzia non considera questo problema un difetto vero e proprio non è possibile cambiare l'obiettivo, l'unica cosa che risulta possibile è spedire obiettivo e corpo macchina alla Sigma che tarerà gratuitamente l'ottica sul vostro body. Io non ho voluto rischiare, mai e poi mai avrei spedito un corpo macchina da 1000 euro e un obiettivo da 500 chissà dove, sarò strana io, ma l'idea non mi alletta affatto. Innanzitutto, se anche per voi si tratta del vostro primo obiettivo in assoluto, vi consiglio di acquistarlo in un negozio fisico (io l'ho acquistato dal Fotoamatore), il prezzo è di circa 50-80 euro più alto rispetto ad Amazon, ma almeno potete provarlo, perchè anche un Tamron o un Canon talvolta possono presentare problemi di taratura. Sì, è vero, Amazon ha come punto a proprio favore la possibilità di cambiare il prodotto con uno uguale o di ricevere il rimborso, ma non è detto che cambiandolo con un prodotto analogo anche quest'ultimo non arrivi starato. A questo punto, decisa ad acquistare in un negozio fisico per provarlo, mi arriva però un'altra batosta fra capo e collo che mi spinge a riconsiderare tutto: l'obiettivo non si può cambiare. Già, così ha sentenziato il commesso del fotoamatore... D'accordo, puoi provarlo, ma non è detto che, essendo alle prime armi in fatto di ottiche e fotografia, pur provandolo mi renda immediatamente conto di un difetto, soprattutto se lieve, soprattutto se provato per solo qualche minuto in negozio. Vi consiglio allora, se ne avete la possibilità, di farvi accompagnare (come ho fatto io) da un amico/a che abbia un po' di esperienza in fatto di reflex e obiettivi e farlo provare a lui/lei. Così andrete più sul sicuro. Non ho voluto rinunciare alla mia scelta iniziale e non me ne sono pentita, il Tamron è davvero un ottimo obiettivo, validissimo, di qualità e luminoso, unica pecca: la messa a fuoco un po' lenta in ambienti scarsamente illuminati.
Un altro appunto da aggiungere a questo mio post è relativo ad un altro enigma che scombussolerà i vostri pensieri e in alcuni casi spingerà qualche vostro neurone al suicidio ;-)):

STABILIZZATO O NON STABILIZZATO?? (VC O NON VC??) 

Se anche voi siete decisi all'acquisto del Tamron 17-50mm, sicuramente vi starete chiedendo quale sia la scelta migliore... Credetemi questo quesito ha scatenato innumerevoli discussioni nei forum più disparati... Eppure il dubbio non è ancora stato sciolto... Molti consigliano la versione 'liscia', ovvero non stabilizzata, perchè garantirebbe una maggiore nitidezza d'immagine, ma nel mio piccolo, mi sento di consigliarvi la versione stabilizzata; nonostante infatti la lunghezza focale piuttosto breve non richieda necessariamente la presenza di uno stabilizzatore, chi vi dice che non si presentino occasioni nelle quali vi farebbe comodo avere l'aiuto della stabilizzazione meccanica? In queste occasioni vi pentireste di aver scelto la versione liscia. Inoltre c'è da dire che nessuno vi impedisce di disattivare lo stabilizzatore quando volete e soprattutto che la differenza di nitidezza è davvero minima, perfino l'occhio più esperto non noterebbe differenze. Se sceglieste la versione non stabilizzata in favore della nitidezza, potreste comunque incorrere in brutte sorprese quando andate a mettere le foto sul pc, minacce di micromosso sono sempre dietro la porta, ed ecco che sfumerebbe il vantaggio della nitidezza.
Non è un'opera di convincimento, è solo un consiglio.
Spero che questo mio primo post da reflexista possa esservi di aiuto. Aggiungerò presto nuovi post che penso potrebbero risultarvi utili.

A presto e buona luce!!

Valentina